Ripercussioni fisiche dell’attivazione del Corpo di Luce:

da fisicaquantistica.it

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    Ripercussioni fisiche dell’attivazione del Corpo di Luce:



    Il nostro DNA contiene i codici latenti per attivare la trasmutazione dal corpo fisico al Corpo di Luce. In questi tempi di cambiamento, l’attivazione progressiva del DNA e la vivificazione del Corpo di Luce, stanno apportando modifiche apparentemente incredibili nel corpo fisico umano che, ad oggi, non ha ancora espresso e manifestato tutto il potenziale latente che la genetica gli conferisce.

    Solo per citare alcuni esempi:

    – Finora abbiamo vissuto con ghiandole fortemente atrofizzate. L’epifisi (o ghiandola pineale) e l’ipofisi (o ghiandola pituitaria) per esempio, avevano finora la grandezza di un pisello. Nel corso della trasmutazione crescono, diventando grosse quanto una noce e vanno assumendo le loro nuove funzioni di organi dì comando nel sistema endocrino umano. Assumono inoltre anche il ruolo di organi multidimensionali, con molteplici funzioni nella comunicazione con altre dimensioni;

    – La ghiandola del timo, che nei bambini cresceva fino alla pubertà per poi regredire notevolmente, ora riprende a crescere anche negli adulti;

    – Anche il cervello, che finora era attivo soltanto fino al 10-15%, si avvia ad attivarsi pienamente. Le connessioni elettromagnetiche e elettrochimiche del cervello si trasformano totalmente, e inoltre la maggior parte degli umani mostrerà una crescita del cranio;

    – Gli organi sensori sviluppano una crescente sensibilità, fino a raggiungere quella che chiamiamo chiaroveggenza, chiaroudienza, sensitività dell’olfatto e del gusto;

    – Gli organi digestivi perdono, con il progressivo sviluppo del corpo di luce, molte delle loro funzioni.

    Alimentazione di luce:

    Gli organi digestivi tendono a perdere, man mano, alcune loro funzioni. Perché? Troviamo la risposta, nuovamente, nel concetto di Corpo di Luce. Analogamente alle piante, il nostro corpo comincia infatti, ad usare la luce solare, direttamente come fonte energetica e, dal punto di vista puramente fisiologico, possiamo misurare il grado di evoluzione del Corpo di Luce, proprio dal quantitativo di luce che le cellule riescono a metabolizzare direttamente. Ciò dipende, a sua volta, dal quantitativo di adenosintrifosfato (ATP) presente nelle cellule. Nel vecchio corpo, l’energia necessaria alle funzioni cellulari proveniva unicamente da un sistema di produzione e accumulo di energia, che operava con la trasformazione di adenosintrifosfato in adenosindifosfato (ATP → ADP e viceversa, scientificamente chiamata “respirazione cellulare”). Questo era un sistema energetico biologico a ciclo chiuso (Ciclo di Krebs), che provvedeva anche al processo di invecchiamento e morte.

    Man mano che aumenta la capacità delle cellule di metabolizzare la luce, diminuisce sempre più il cibo di sostanza grossolana che il corpo deve assimilare. In altre parole: una persona ha bisogno di sempre meno cibo solido, come sostanza nutritiva. Col tempo non avrà più bisogno di nutrirsi in senso tradizionale, poiché vivrà soltanto di luce. I precursori di questo tipo di alimentazione pranica sono oggi detti “breathariani”, parola che deriva da “breath” che in inglese vuol dire “respiro”. Questo stato, tuttavia, non rappresenta nulla di nuovo su questo pianeta. Da sempre infatti, sono esistite persone che senza cibarsi hanno vissuto assimilando unicamente pura luce, ed erano conosciute per la loro potente emanazione energetica. Inoltre, quando il corpo di luce si evolve completamente, il corpo fisico è talmente spiritualizzato e vibra così velocemente, che diviene persino qualcosa di poco pratico per la vita nella dimensione 3D.

    Rivisto da www.fisicaquantistica.it
    Fonte: www.animazen.it
     
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